🚂 Tornando da Catania, con la mente piena di AI e possibilità
Appena rientrata da due eventi intensi e stimolanti a Catania — Green Mind AI e Catan.IA — mi porto a casa molto più di una valigia piena: mi porto idee, connessioni, contaminazioni.
Mi porto a casa l’energia delle realtà come Aitho e Datapizza, che stanno costruendo cultura, strumenti, visione. Che fanno divulgazione con cura e passione, e che parlano di intelligenza artificiale con responsabilità e concretezza, ma senza mai spegnere l’entusiasmo.
E soprattutto mi porto a casa tanti sorrisi e tanti spritz, vissuti con le colleghe del bootcamp AI. Perché imparare, condividere e divertirsi insieme è una parte preziosa di tutto questo percorso.
C’è un’energia che nasce solo quando ci si incontra dal vivo — e io, quell’energia, la porto con me.
✨ Cosa mi porto davvero dietro?
Più che slide o numeri, mi restano concetti-chiave, idee forti che mi risuonano ancora mentre riguardo gli appunti. Ecco quelle che voglio tenere vive.
🧠 1. Le immagini (anche false) lasciano il segno — e forse anche un’ombra
Una delle riflessioni più potenti emerse riguarda l’effetto che hanno le immagini — anche quelle che sappiamo essere fake.
Ci colpiscono prima della razionalità, a un livello emotivo e percettivo. Rimangono impresse, creano un “imprinting” difficile da disinnescare.
Ma la parte che mi ha colpita di più è questa:
“Da ora in poi potremmo iniziare a dubitare di qualsiasi cosa vedremo o sentiremo.”
Un cambio di paradigma. Non possiamo più fidarci dei nostri occhi allo stesso modo.
Non è solo un problema tecnico: è una questione di fiducia, di realtà condivisa.
Forse non è un bias, ma è qualcosa di ancora più profondo: una sospensione del giudizio visivo che ci obbliga a ripensare il nostro rapporto con la verità.
E con l’idea stessa di “vedere per credere”.
🧩 2. Start simple
In mezzo a visioni futuristiche e modelli generativi, torna una verità solida: iniziare semplice è sempre la scelta giusta.
Semplice non significa banale: significa focalizzato, utile, concreto.
In un mondo pieno di hype, questa frase è un’ancora. Vale per l’AI, per i progetti, per le idee. Anche per la scrittura di questo post.
🌐 3. L’AI come tecnologia abilitante
Uno dei concetti più belli emersi è che l’AI, se ben usata, abilita.
Proprio come la ruota non è stata “il traguardo” ma l’inizio di tutto quello che è venuto dopo, così l’AI oggi non è il fine, ma un mezzo.
Un mezzo che, contaminando settori, linguaggi e visioni, apre possibilità.
Non è (solo) automazione: è esplorazione e trasformazione.
🔒 4. Verifiable by design: citare per costruire fiducia
Uno dei concetti più affascinanti e attuali è quello di verifiable by design: progettare sistemi — algoritmi, modelli, processi — che siano verificabili fin dall’inizio, non solo ex post.
Questo approccio migliora la tracciabilità delle informazioni generate, rendendo i modelli più affidabili e trasparenti.
Gli esperimenti mostrano che i modelli sottoposti a Quote-Tuning sono più propensi a riportare frasi testuali da fonti verificate, aumentando la fiducia nell’output generato.
È un principio tecnico, certo. Ma è anche un principio etico: non basta generare, dobbiamo poter verificare.
Non solo per chi progetta modelli, ma anche per chi li usa, li interpreta, li integra nella vita quotidiana.
Una direzione che possiamo — e forse dobbiamo — scegliere di seguire.
🌱 In sintesi
Da Catania torno con più domande che risposte. Ma sono domande fertili, aperte, che spingono all’azione.
E mi porto dietro un piccolo mantra personale:
fare, contaminare, semplificare, e sempre, verificare.
E se possibile, farlo insieme, davanti a uno spritz, con chi condivide il viaggio.
Ho appena completato il corso "Learning to Meditate" di Zero To Mastery e non posso fare a meno di condividere come questa pratica abbia trasformato la mia routine quotidiana. In pochi mesi, sono passata da essere una novizia della meditazione (ma di quelle persone che non reggono 2 minuti!) a qualcuno che può iniziare ad […]
Ogni tanto capita un progetto che ti cambia la prospettiva. Per me, questo è stato uno di quelli. Durante il corso Build AI Agents with AWS di Zero To Mastery, ho avuto la sensazione di aver sbloccato un nuovo livello: un po’ come Goku quando si allena nella stanza dello spirito e del tempo — […]