Ci sono discorsi che non si dimenticano, e la 𝘓𝘢𝘴𝘵 𝘓𝘦𝘤𝘵𝘶𝘳𝘦 di 𝐑𝐚𝐧𝐝𝐲 𝐏𝐚𝐮𝐬𝐜𝐡 è uno di questi. Un professore di informatica, consapevole di avere pochi mesi di vita a causa di una malattia terminale, decise di lasciare ai suoi studenti (e al mondo intero) una lezione straordinaria su come affrontare la vita.
Tra i tanti concetti toccanti, uno mi ha colpito particolarmente:
Quando sbagli e nessuno ti corregge più, non è un buon segno: significa che chi ti circonda ha smesso di credere nel tuo miglioramento. 𝐈𝐥 𝐟𝐞𝐞𝐝𝐛𝐚𝐜𝐤, 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐜𝐨𝐦𝐨𝐝𝐨, è 𝐮𝐧𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝐟𝐢𝐝𝐮𝐜𝐢𝐚.
Spesso tendiamo a evitare le critiche, ma se ci pensiamo bene, il vero problema arriva quando nessuno si prende più il tempo di dirci dove possiamo migliorare. Significa che non facciamo più la differenza, che non c’è più aspettativa nei nostri confronti.
Ho appena completato il corso "Learning to Meditate" di Zero To Mastery e non posso fare a meno di condividere come questa pratica abbia trasformato la mia routine quotidiana. In pochi mesi, sono passata da essere una novizia della meditazione (ma di quelle persone che non reggono 2 minuti!) a qualcuno che può iniziare ad […]
Da Hacker a Analista: l’intelligenza come superpotere Rami Malek lascia il cappuccio da hacker tormentato per vestire i panni di un ex analista CIA che, nel film Operazione Vendetta (The Amateur), usa meno codice ma ancora una volta vede cose che gli altri non notano. Non è l’eroe d’azione classico: non combatte, non corre, non […]